COVID-19: da ISS le indicazioni sugli impianti di climatizzazione/ventilazione

Sono state pubblicate dall'ISS il 25 Maggio 2020 le attese “Indicazioni sugli impianti di ventilazione/climatizzazione in strutture comunitarie non sanitarie e in ambienti domestici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2”.

Il documento dichiara che tra le possibili vie di trasmissione del virus SARS-CoV-2 vi sono: le goccioline (droplet), il bioaerosol (droplet nuclei) di origine respiratoria e, potenzialmente, il bioaerosol originato dagli impianti di scarico fecali. Ad oggi le cause accertate sono il droplet e il contatto diretto, in quanto, allo stato attuale, le evidenze disponibili in merito alle modalità di trasmissione del virus sono incomplete. Si stanno intanto analizzando i casi realmente accaduti (ad esempio in un ristorante in Cina).

Per quanto riguarda il rischio di contagio associato all’aerosol è ridotto. Ciononostante, poiché rimane in sospensione a lungo, specie in assenza di adeguato ricambio dell’aria nell’ambiente, costituisce una concreta fonte di rischio.

Gli impianti di climatizzazione e di ventilazione possono mitigare o acuire il rischio di contagio aerogeno. Infatti, la movimentazione dell’aria in ambiente può incrementare la gittata delle gocce o determinare lo spostamento dell’aerosol verso una diversa porzione dell’ambiente, investendo altri occupanti e favorendone il contagio. L’immissione di aria esterna determina una diluizione dei patogeni, riducendo la carica virale media e quindi la probabilità di contagio, mentre il ricircolo può diventare fonte di rischio.

D’altra parte, l’impianto di ventilazione, qualora la ripresa dell’aria non avvenga nello stesso ambiente di immissione, in modo bilanciato, può comportare la diffusione dei patogeni verso gli ambienti adiacenti.

Quindi, la gestione dell’impianto di climatizzazione e di ventilazione deve essere adeguata alle caratteristiche dell’impianto e alla modalità d’uso degli ambienti.

Il documento approfondisce le varie modalità di diffusione e fornisce le raccomandazioni operative per la gestione degli impianti che, ricordiamo, indipendentemente dal Covid-19, devono essere sempre oggetto di una regolare manutenzione e pulizia, conformi alla normativa vigente in materia, con particolare riguardo a sicurezza e igiene.

Attraverso la costruzione di una matrice di rischio ambientale viene stabilito il livello di rischio, sulla base del quale sono fornite le raccomandazioni operative da applicare, che variano in base alla tipologia di impianto e che possono prevedere ad esempio il solo esercizio ordinario fino all’esclusione del ricircolo o dell’aspirazione dalle parti comuni o altri interventi complessi sull’impianto stesso.

Il documento fornisce indicazioni anche per la ventilazione naturale, mediante apertura di serramenti, per cui si deve evitare lo spostamento dell’aria dagli ambienti sopravento verso quelli sottovento, con diffusione di aerosol tra ambienti adiacenti. Pertanto, in caso di ventilazione naturale degli ambienti è essenziale mantenere chiuse le porte interne all’edificio onde limitare la diffusione tra ambienti adiacenti.

Sono fornite le raccomandazioni anche per l’ambiente domestico, sia per l’utilizzo dei condizionatori che per i ventilatori a pale quali ad esempio l’opportunità di interrompere il funzionamento degli impianti di climatizzazione oppure ridurre la velocità dell’aria in ambiente durante la presenza di persone estranee al nucleo familiare.

Per quanto riguarda i ventilatori e altri dispositivi di raffrescamento d’ambiente e personale il documento fornisce svariate raccomandazioni a seconda della situazione e del livello di rischio. Ad esempio l’utilizzo dell’asciugacapelli in ambiente in presenza del solo parrucchiere e assistito non prevede particolari raccomandazioni; diversamente in caso di compresenza con altri occupanti andrebbe mantenuta una distanza da 1,5 a 7 metri a seconda della classificazione ricavata dalla suddetta matrice di rischio.

Il documento è molto articolato, ricco di casistiche e se ne consiglia un’attenta lettura al fine sia di implementare in modo adeguato i protocolli aziendali per la prevenzione del contagio in azienda che di creare un'ambiente domestico sicuro.

Link https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+33_2020.pdf/f337017e-fb82-1208-f5da-b2bd2bf7f5ff?t=1590768137366